Tornano a brillare i conti di Tiffany che alza le stime per l’intero anno e segna un nuovo record in Borsa. Il gruppo newyorkese della gioielleria ha chiuso il primo trimestre del 2018 con utili in aumento del 53% per 142 milioni di dollari (circa 121 milioni di euro), a fronte di ricavi globali in crescita del 15% a 1 miliardo di dollari, meglio dei 959,4 milioni attesi da Wall Street. Segno più per la performance di vendita in tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacific a +28%, il Giappone a +17%, l’Europa a +13% e le Americhe a +9 per cento.
“Siamo particolarmente soddisfatti degli incoraggianti risultati di vendite registrati in tutte i Paesi dove siamo presenti e in tutte le categorie di prodotto – ha commentato il CEO di Tiffany, Alessandro Bogliolo – e restiamo focalizzati nel riuscire a realizzare una crescita sostenibile a parità di perimetro dei ricavi, dei margini operativi e dell’utile”. Il numero uno della società ha inoltre annunciato un buyback di azioni proprie da 1 miliardo di dollari. La ‘cura italiana’ ha quindi già dato i primi frutti, portando Tiffany ad alzare le stime per l’intero 2018. Il gruppo si aspetta utili per azione tra i 4,5 e i 4,7 dollari, contro un massimo di 4,45 dollari atteso in precedenza. Gli analisti stimavano invece earnings per share pari a 4,42 dollari. Secondo Tiffany, nei 12 mesi, le vendite cresceranno high-single digit, quindi più verso il 10% che il 5% previsto negli scorsi mesi.
Le azioni di Tiffany hanno guadagnato oltre 23 punti percentuali nella giornata di ieri alla Borsa di New York, scambiate a 126,05 dollari, segnando il rialzo più significativo dal 2001.
All’inizio di maggio ha debuttato su mercato Paper Flowers, la collezione di esordio di Reed Krakoff come direttore artistico di Tiffany & Co. La linea è parte centrale della strategia di Tiffany di introdurre sul mercato “più collezioni più spesso”, per stimolare i consumatori. Il rinnovo dell’offerta è uno dei focus delle strategie annunciate da Bogliolo, che, per il nuovo corso, scommette sull’evoluzione del brand message, della presentazione in store e sullo sviluppo omnichannel.