Lanieri chiude il 2017 a quota 3,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2 milioni del 2016. La startup di made to measure nata nel 2013 dall’idea di Simone Maggi e Riccardo Schiavotto, si è sviluppata con una quota paritaria di ricavi in Italia e all’estero. Tra i mercati di riferimento, oltre all’Italia, c’è la Francia che pesa per circa il 18% dell’intera quota estero. Seguono, a livello di importanza, il Belgio e l’America. Paese, quest’ultimo, dove il brand punta all’espansione, sebbene, per il momento, non abbia in programma di aprire atelier.
Lanieri è nato come e-commerce per l’abbigliamento su misura online (realizzando abiti, camicie, sciarpe), per quanto sia poi stata sviluppata una strategia omnichannel che, ad oggi, affianca all’online la parte fisica, con otto atelier dislocati tra Milano, Roma, Torino, Biella, Bologna, Bruxelles, Zurigo e Parigi.
Per il futuro, come spiegato a Pambianconews da Maggi, Lanieri conta di ridurre ulteriormente i tempi di consegna, già resi esigui grazie al nuovo servizio che prevede la realizzazione e spedizione di una camicia nel giro di quattro giorni lavorativi.