Cala la spesa pubblicitaria generale da parte del lusso, a fronte, però, di un aumento degli investimenti online. È questo lo stato dell’arte del settore pubblicitario in Italia, analizzato considerando i brand del lusso, riportato dall’ultimo Luxury Advertising Expenditure Forecasts 2018 di Zenith. Come ripreso da diverse fonti stampa, appunto, la spesa pubblicitaria digitale da parte dei player del lusso è cresciuta di un terzo nel triennio 2014-2017, mentre la spesa complessiva si è ridotta del 26 per cento. Tendenza, questa, che si protrarrà anche nei prossimi anni, ma con un andamento più contenuto. Nel periodo 2017-2019, infatti, secondo le previsioni, i brand del lusso aumenteranno i propri investimenti in digital advertising del 12%, a fronte di un calo della spesa pubblicitaria complessiva del 4 per cento.
La stampa, nel 2017, è stata la destinazione del 37% degli investimenti pubblicitari, in calo rispetto al 41% del 2014. Contrazione che sarà destinata ad aumentare entro il 2019, tagliando la quota percentuale al 35 per cento.
Il report, che ha analizzato i 23 mercati chiave per il lusso, stima che nel 2018 il 33% della spesa pubblicitaria sarà indirizzato ai canali digitali, in aumento rispetto al 30% dello scorso anno. In particolare, i brand di hospitality spenderanno il 50% dei propri budget pubblicitari in adv online, seguiti dai brand di automobili (39%), dai brand di orologi e gioielli (28%), fragranze e beauty (27%) e fashion e accessori (13%). Il lusso, in generale, è più restio all’utilizzo della pubblicità digitale rispetto alle altre categorie che, nel 2017, hanno infatti speso il 39% del proprio budget online (30% il lusso) e spenderanno il 42% nel 2018 (33% lusso).