Nike chiude il terzo trimestre dell’anno oltre le stime e annuncia la ripresa del mercato in Nord America. Il colosso dello sportswear ha diffuso i risultati dopo la chiusura di Wall Street, ma le reazioni del titolo nell’after market sono state scoppiettanti. In particolare, ha registrato nei tre mesi un fatturato a 8,98 miliardi di dollari (+7%), contro le stime degli analisti ferme a 8,85 miliardi. Corrono a due velocità, però i due brand del gruppo. Nike, infatti, ha registrato nel periodo un fatturato in crescita a 8,5 miliardi (+4% al netto dell’effetto cambio), mentre Converse ha totalizza ricavi a 483 milioni (-8% al netto dell’effetto cambio). A livello geografico, hanno spinto Emea (+19%), Greater China (+24%) e Apla (+13%). Mentre il mercato nord americano ha marciato ancora a ribasso (-6%).
“La nostra Consumer Direct Offense (ossia, il piano di Nike per essere più ‘diretti’ con il consumatore, ndr) ha comportato una crescita in doppia cifra che ha coinvolto i nostri mercati internazionali, Greater China in primis”, ha commentato Mark Parker, presidente e CEO del gruppo. Soprattutto, ha proseguito il manager, messo il terzo trimestre alle spalle “adesso iniziamo a vedere una significativa inversione di marcia del trend in Nord America”. Il mercato nord americano, infatti, rappresenta un tasto dolente per il gruppo già da diversi quarter, ma, come riportato da Reuters, la compagnia si aspetta, per il quarto trimestre, vendite piatte e, per la prima metà del prossimo anno fiscale, un ritorno alla crescita.
Nei nove mesi, invece, il gruppo ha registrato vendite per 26,6 miliardi, in crescita del 4% sull’anno precedente. A livello geografico, hanno spinto Emea (+13%), Greater China (+16%), Apla (+8%). Male, ancora, il Nord America (-4%).