Un altro marchio europeo finisce nella rete di Fosun. A pochi giorni dall’acquisizione di Lanvin, Fosun ha reso noto di aver acquisito una quota di maggioranza del marchio austriaco di calzetteria, di lingerie e di abbigliamento di alta gamma. Peraltro, l’operazione chiarisce come i cinesi avessero aperte due opzioni di acquisto, al momento della trattativa con La Perla, dalla quale si sono poi ritirati. Wolford ha precisato che, una volta perfezionata l’operazione, la quota di Fosun dovrebbe ammontare al 50,87% del capitale, con l’intenzione di lanciare in un secondo momento un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria per la restante parte del capitale.
La cifra messa sul piatto per questa prima parte della scalata è stata di 33 milioni di euro.
A vendere, gli azionisti di maggioranza: la Wmp Familien-Privatstiftung, la Sesam Privatstiftung e la M.Erthal & Co. Beteiligungsgesellschaft (che rappresenta le quote della famiglia fondatrice), che già lo scorso giugno si erano detti interessati a vendere una quota di maggioranza.
Il deal arriva in un momento delicato per Wolford che, da tempo, si trovava in una difficile situazione economica, cui era seguita una fase di ristrutturazione. Quotata alla Borsa di Vienna, l’azienda ha chiuso il 2017 con perdite per 15,7 milioni, mentre in quello in corso sembra stia rivedendo il segno più, almeno sotto il profilo dei ricavi. Per migliorare la situazione finanziaria del brand, Fosun procederà poi a un aumento di capitale di 22 milioni di euro.
Fosun è un gruppo cinese quotato alla Borsa di Hong Kong dal 2007 e con asset per oltre 75 miliardi di dollari. La sua divisione fashion gestisce già marchi di moda come John Knits, Caruso e Tom Tailor, oltre al ‘neoarrivato’ Lanvin.