Renon (Marcolin): “Nel 2018 a 500 mln di fatturato”

Massimo Renon
Il gruppo Marcolin centra gli obiettivi prefissati per l’anno fiscale 2017 e registra un fatturato in crescita, secondo le stime dell’azienda, di oltre il 6% sfiorando i 470 milioni di euro. In crescita anche l’ebitda che raggiunge quota 55 milioni di euro, mentre la quota export è del 93 per cento. “Marcolin è una realtà sana e profittevole che nel 2017 ha visto positivi tutti gli indicatori di bilancio”, ha commentato a Pambianconews Massimo Renon, alla guida di Marcolin dallo scorso ottobre al posto di Giovanni Zoppas, passato contestualmente al vertice di Thélios, joint venture tra Lvmh e Marcolin. “Siamo cresciuti in maniera organica, in tutte le aree e in tutte le linee consolidando la nostra forza a livello di prodotto, di team (nel 2017 sono state assunte 126 nuove figure) e di espansione internazionale. Una spinta, questa, che nel 2018 ci porterà, secondo le nostre previsioni, a toccare il tetto dei 500 milioni di ricavi”.
E proprio l’internazionalizzazione sarà tra le priorità dell’anno. “Nel 2017 ci siamo rafforzati nel Middle East grazie alla joint venture siglata con Rivoli Group, uno dei maggiori retailer del settore lusso dell’area mediorientale, quest’anno invece sbarcheremo in un importante mercato latinoamericano grazie a un accordo che stiamo ultimando con un distributore locale”, ha continuato Renon. Saliranno così a quattro le joint venture sottoscritte da Marcolin che presidia, allo stesso modo, anche il mercato cinese e russo. “La nostra presenza nel mondo è ormai capillare – ha aggiunto il manager -. Contiamo 11 filiali worldwide e siamo presenti in 125 Paesi grazie all’appoggio di circa 150 partner”.
Sul fronte licenze, invece, per il gruppo di Longarone (Bl) continua il processo di scouting verso griffe da inserire in portafoglio, ma il 2018 sarà tendenzialmente un anno di conferme. “Possiamo contare su un portafoglio importante in cui i brand replicano nel tempo la fiducia verso la nostra realtà”, ha concluso Renon. “Ne sono un esempio i rinnovi anticipati di accordi come quello con Tom Ford (nato nel 2005 ed esteso addirittura fino al 2029) e di Guess (fino al 2025)”.