Investimenti pubblicitari in caduta libera per l’abbigliamento. I dati rilevati da Nielsen per il 2017 evidenziano un calo del 5,1% per il settore moda, che significa una riduzione di 13,6 milioni di euro nei budget di comunicazione del comparto. Cala anche il cluster ‘toiletries’ (-11,5%), mentre cresce quello della cura persona (+4,9%), che comprende anche la cosmesi, che mette sul piatto 12,9 milioni di euro in più rispetto al 2016.
In totale, considerando tutti i settori merceologici, gli investimenti pubblicitari nel 2017 sono sostanzialmente stabili a +0,4% per un totale di 8,3 miliardi di euro. In realtà, si raggiunge questo dato solo grazie agli investimenti sui social network e sui motori di ricerca, perché escludendo questi, la chiusura anno sarebbe negativa a -2,1 per cento. Sono i social che tirano la spesa, infatti l’intero universo del web advertising è cresciuto l’anno scorso del 7,7%, ma escludendo appunto gli investimenti search e social si fermerebbe a +1,7 per cento.
Per quanto riguarda gli altri media, chiudono l’anno in negativo la televisione (-1,6%), i periodici (-6,2%), i quotidiani (-7,7%), l’outdoor (-11,2%), mentre avanzano gli investimenti pubblicitari sulla radio (+5,4%), sui mezzi di trasporto urbani (+4,9%), sulla go tv, ovvero gli schermi televisivi in metropolitana, treni, aeroporti, bus (+12,3%) e al cinema (+2,4%).
Considerando la ‘torta’ dei media che compongono la totale spesa pubblicitaria in Italia nel 2017, tre quarti degli investimenti si concentrano sulla televisione (46%) e sul digital, che copre il 30% della torta.