Continua la corsa dei grandi gruppi europei. Si registra una tangibile frenata dello sportswear. Ma, soprattutto, la Borsa 2017 è stata caratterizzata dai rimbalzi di diversi brand in fase avanzata di ristrutturazione. Questi temi emergono dall’analisi Pambianco della variazione dei titoli borsistici delle aziende della moda e del lusso nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2017.
In particolare, guardando al campione europeo, si evince che performance nel Vecchio Continente sono state trainate dai grandi gruppi del lusso quali Richemont(+34%), Lvmh (+38%) e Kering (+85%). Quest’ultimo è arrivato secondo solo dietro al formidabile guadagno del titolo di Aeffe(+89%). Poi, come detto, a brillare sono stati i brand in fase di riassetto. Tra questi, Stefanel (+29%), Hugo Boss (+27%) e Burberry (+22%). Situazione straordinaria anche per Puma che, grazie alle voci riguardanti la sua cessione da parte di Kering, ha visto il proprio titolo conquistare la top cinque della crescita con un +46 per cento.
Anche in America brillano le situazioni straordinarie: a svettare nel campione c’è la new entry Canada Goose che, dopo essersi quotata lo scorso marzo, ha visto il proprio titolo crescere del 96 per cento. Segue, a livello di crescita, una rinata Abercrombie & Fitch (+53%) che, dopo aver chiuso il 2016 con un valore del titolo in picchiata (-56%) a seguito di un periodo di crisi, nel corso del 2017 si è rimessa in pista.
L’Oriente conferma ciò che succede sulle due piazze occidentali. Anche qui, infatti, lo sportswear non brilla, con il titolo di Asics in ribasso del 27 per cento. Allo stesso modo, soffre il low cost di Esprit (-32%) e di Fast Retailing (+4%).
L’articolo completo è pubblicato sul N°2 di Pambianco Magazine in edicola a febbraio.