Safilo pesante in Borsa dopo i preliminari 2017

L'headquarter Safilo
Crolla il titolo Safilo in Piazza Affari, arrivato a cedere in mattinata fino al 9 per cento. A pesare sul titolo sono stati i dati preliminari 2017, inferiori alle aspettative. E non ha aiutato la smentita, già arrivata ieri, di un’Opa da parte dell’azionista di riferimento Hal Holding, che controlla attualmente il 42,23% del produttore di occhiali. Safilo ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi pari a 1,05 miliardi di euro, in flessione del 16,4% rispetto agli 1,25 miliardi ottenuti un anno fa. A parità di tassi di cambio e di perimetro il fatturato di Safilo avrebbe registrato una flessione del 3,9 per cento.
Il calo delle vendite riflette sia la transizione di Gucci da licenza a contratto di fornitura, per un totale di 155 milioni di euro (-12%), sia l’implementazione a inizio anno del nuovo sistema informativo per la gestione globale degli ordini e del magazzino. “Quest’ultimo evento – si legge nel comunicato – ha influenzato negativamente le consegne e, mentre da un punto di vista operativo il recupero si è registrato già a metà anno, la raccolta ordini ha continuato a risentirne, con un impatto negativo sulle vendite e sugli utili fino al quarto trimestre incluso. In aggiunta, la gestione di questo evento ha generato oneri straordinari pari a circa 4 milioni di euro”. Anche le vendite delle collezioni Dior hanno registrato un decremento, dopo diversi anni di crescita forte e complessivamente, gli altri marchi in licenza e i principali marchi di proprietà sono cresciuti a una sola cifra percentuale.
La società ha anche reso noto che la redditività dell’esercizio è stata influenzata da un rallentamento delle vendite che è stato più marcato del previsto nel quarto trimestre. L’Ebitda adjusted preliminare di Safilo si collocherebbe tra 38 e 40 milioni di euro per l’intero esercizio 2017. Il management ha inoltre segnalato che alla luce della naturale scadenza a luglio 2018, della Revolving Credit Facility in essere, la quotata ha già avviato accordi con le banche per finanziare la linea di credito.