Dati finanziari in discesa libera, poche persone nei negozi, gelo in Borsa. Chiari avvertimenti per H&M che qualcosa va cambiato nel suo business model. Il colosso svedese del fast fashion ha chiuso infatti il quarto trimestre lo scorso novembre con vendite a -4%, che, secondo il Financial Times, è il calo peggiore che abbia mai registrato negli ultimi 10 anni, a 50,4 miliardi di corone svedesi (5 miliardi di euro). Quattro giorni fa, quando il retailer ha presentato i risultati del quarto trimestre, il titolo in Borsa è caduto del 15%, e lo share price attuale è la metà di quello che era nel 2015. Il margine operativo è pari al 9,6%, praticamente la metà di quello del principale concorrente, Inditex, cui fa capo Zara.
L’azienda in una nota aggiunge che il traffico nei negozi è stato molto basso, ed è un fatto inaspettato, al di sotto delle aspettative, dovuto ai cambiamenti del mercato e alle difficoltà che attanagliano il retail mondiale. Il Financial Times avanza l’interpretazione che il calo di presenza nei negozi sia legato alla concorrenza sempre più agguerrita tra i colossi della moda low cost. Infatti, prendendo in considerazione una decina di capi di abbigliamento standard in vendita, i prezzi applicati da H&M sono praticamente il doppio di quelli del retailer inglese Primark.
Il gruppo svedese, secondo quanto riporta Bloomberg, accelererà il piano di integrazione tra online e offline, perché la strategia cross line tra digitale e negozio fisico è ancora poco sviluppata rispetto, ad esempio, a ciò che sta facendo Zara. A questo riguardo, H&M prenderà accordi con la piattaforma cinese Tmall del Gruppo Alibaba per potenziare le vendite online.