Adidas si prepara a chiudere la divisione dedicata alle wearable technologies, ovvero allo sviluppo e alla produzione di orologi e tracker per il fitness. A dare la notizia è la stampa americana, secondo cui lo stop di questo business riguarderebbe oltre 70 lavoratori, tra cui analisti di dati e designer industriali, che l’azienda tedesca avrebbe già promesso di reinserire in altri comparti.
La chiusura della divisione wearable è parte di una strategia di ottimizzazione dell’offerta digitale, che ora punterà più sullo sviluppo di software che sul lancio di prodotti tangibili (il miCoach Smart Run resterà dunque l’ultimo smartwatch del colosso di Herzogenaurach), a vantaggio delle applicazioni Runtastic e Adidas shopping. La decisione non influirà invece sul lancio del tracker co-branded Adidas/Fitbit Ionic, il cui lancio è stato confermato per il 2018.
“Abbiamo ridefinito il nostro approccio al digitale, concentrando la nostra attenzione sulle esperienze”, ha dichiarato un portavoce di Adidas alla testata Usa Just-Style. “Abbiamo deciso di chiudere un ramo di business a se stante e di integrare il digitale in tutte le aree della nostra attività, per un lavoro più integrato”.
Adidas ha chiuso il trimestre al 30 settembre scorso con utili a +36% per 527 milioni di euro, a fronte di vendite per 5,68 miliardi (+9 per cento). Il gruppo prevede un aumento tra il 26 e il 27% per l’utile netto annuale, ovvero tra 1,36 e 1,39 miliardi di euro. Le vendite, a parità di cambio, dovrebbero invece crescere tra il 17 e il 19 per cento.