La faida tra il Gruppo Coin e la proprietà dell’immobile Excelsior di Venezia, detenuta dalla società Grizzly di Paola Coin (la famiglia ha ceduto l’azienda molti anni fa), potrebbe sfociare nell’uscita dall’immobile della catena di abbigliamento. Salvo che l’intervento in extremis del Comune di Venezia non trovi una mediazione. L’assessore alla gestione del Patrimonio Renato Boraso, infatti, ha parlato con Massimo Dina, l’avvocato di Milano che rappresenta la Grizzly, a nome del sindaco Luigi Brugnaro per testimoniare “la ferma volontà politica che il gruppo Coin-Oviesse permanga in Venezia centro storico a tutela dei novanta posti di lavoro”, riportano le pagine locali del Gazzettino.
Per la prima volta da mesi, e dopo la lettera di appello da parte dei dipendenti del negozio, la proprietaria ha autorizzato il legale a riferire di avere “a cuore la sua città e la volontà di raggiungere un accordo con il gruppo Coin”.
Gli attuali locatari dello spazio si sono detti disposti a pagare di più per l’affitto anche alla luce dell’investimento di 3 milioni di euro fatto pochi anni fa per ammodernare la sede.
Il nuovo accordo, che dovrebbe essere siglato prima di Natale, subentrerà dal 28 febbraio 2018, allo scadere dell’attuale contratto.
L’azienda aveva dato disdetta del contratto d’affitto a partire dal 28 febbraio, per l’impossibilità di trovare un’intesa sul canone con la società proprietaria. Secondo indiscrezioni, numerosi marchi si sarebbero fatti avanti per subentrare nello spazio, tra i quali H&M disposta a sborsare una cifra molto più alta rispetto agli attuali 560mila euro.
Lo scorso 5 dicembre l’assessore Boraso aveva convocato azienda e sindacati per evitare il peggio dichiarando inaccettabile per la città la perdita di un’azienda storica come Coin, e che 90 dipendenti rischiassero di restare senza lavoro. “Se l’ipotesi ‘A’, mettersi d’accordo con la proprietà dell’immobile per l’affitto, si dovesse dimostrare non percorribile – aveva affermato -, resta solo l’ipotesi ‘B’, ovvero che si muovano per trovare un altro palazzo. È fuori discussione il ‘piano C’, ovvero, l’uscita da Venezia”.