Milano è la prima città italiana per nuove aperture di vetrine di lusso, la seconda in Europa e la quarta a livello mondiale. E’ quanto risulta dall’ultimo Global Luxury Retail Report del consulente immobiliare Savills riportato da Il Sole 24Ore, che premia il capoluogo lombardo: a livello europeo è la seconda città, a pari merito con Londra, per nuove aperture di negozi di lusso nel 2017, totalizzando il 5% del totale delle aperture globali. Prima, infatti, si posiziona Parigi, che ne ha attirati il 5,9 per cento. A scalare la classifica della top ten, però, ci sono anche altre due italiane, ovvero Roma, al quarto posto della top ten europea insieme a Oslo (1,2%) e Firenze che fa il suo ingresso, per la prima volta, nella top 10 posizionandosi al quinto posto insieme a Amsterdam, Francoforte e Praga (0,9%). A livello mondiale, invece, Milano si posiziona quarta, sempre a pari merito con Londra, preceduta da Parigi, Tokyo e Singapore.
L’80% dei negozi aprono nei centri città, così d’attirare sia i turisti che i residenti. Il numero di aperture dell’anno, però, si attesta a quota 351, in calo del 27% rispetto al 2016, anche se ciò non sarebbe un segnale di crisi del settore bensì un segno di come il mercato stia cambiando. I brand del lusso anteporrebbero alla quantità di negozi la qualità degli stessim puntando su maggiori dimensioni e posizione strategiche e, pertanto, nell’ultimo anno vi è stata una razionalizzazione degli spazi. “C’è una netta tendenza ad aprire negozi più grandi e ora la dimensione media a Londra, Parigi e Milano è 300 mq, triplicata dai 100 mq di prima”, è il commento di Marie Hickey, responsabile della ricerca su retail e l’ospitalità di Savills, che si legge sul quotidiano. “Sono i cosiddetti ‘destination store’, con sale per i compratori vip, studiati per fare colpo sui clienti, fare da vetrina ai brand e anche lanciare le vendite online. Le vendite realizzate in negozio diventano una questione secondaria”.