Borsalino ha annunciato di aver depositato ricorso per l’ammissione della società alla procedura di concordato “‘in continuità” basato, inter alia, su di un aumento di capitale riservato a Haeres Equita srl e sospensivamente condizionato all’omologa. Il concordato è sostenuto da ‘Haeres Equita’”. L’ufficio stampa della società dell’imprenditore svizzero Camperio, che gestisce la storica azienda alessandrina di cappelli dopo l’affitto del ramo, e i rappresentanti del board di Borsalino hanno precisato che “non faranno seguire altre comunicazioni in merito alla vicenda fino a ulteriori sviluppi”.
Il cappellificio aveva chiesto e ottenuto l’ammissione al concordato in bianco nel maggio del 2015, a seguito del crac del socio di riferimento Marenco, e a valle di un accordo che prevedeva l’impegno di Camperio, a capo della ginevrina Quest Partners, di affittare il ramo d’azienda sino al successivo 31 maggio 2017, allo scopo di divenirne successivamente proprietario, investendo un totale di 23 milioni di euro, attraverso la newco Haeres Equita srl, società con sede a Valenza di cui è comproprietario Edouard Burrus. Il Tribunale di Alessandria aveva poi revocato a fine dicembre 2016 l’ammissione di Borsalino al concordato preventivo, dopo il via libera concesso dallo stesso Tribunale nella primavera 2016 e questo perché a giugno era stato fissato l’incontro con i creditori ma, secondo quanto riportato allora dalla stampa locale, non era avvenuto alcun risanamento dei debiti come invece era stato promesso.