I distretti italiani godono di ottima salute e confermano la propria vocazione all’internazionalità. Secondo il Monitor distretti elaborato per Il Sole 24 ore dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, il secondo trimestre del 2017 ha visto le esportazioni crescere del 5,3%, consentendo al comparto di archiviare il primo semestre con un incremento del 5,2% per un valore complessivo intorno ai 4 miliardi di euro. Bene soprattutto i segmenti pelletteria e oreficeria, complessivamente in progressione del 15%, con picchi per le calzature di Arezzo e per i gioielli di Valenza rispettivamente del 36,6% e del 39,5 per cento.
A livello geografico, la Francia si conferma primo mercato con esportazioni pari a 2 miliardi di euro (+14,7%), seguita dagli Stati Uniti che, pur restando saldamente al secondo posto con un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro, registra una timida crescita (+1%) dovuta soprattutto al rafforzamento dell’euro e all’incertezza politica. Al terzo gradino del podio la Cina, con un export pari a 489 milioni di euro in salita del 10,9%, mentre una delle migliori performance è quella messa a segno dalla Russia, che dopo anni di crisi torna a brillare nella prima metà del 2017 (+12,3%).
A confermare le buone prospettive dell’export del made in Italy nel 2017 sono anche i Fashion economic trends elaborati da Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, secondo cui il fatturato del sistema moda toccherà i 64,7 miliardi di euro (+2,3%), con esportazioni in crescita del 4% a 50 miliardi di euro trainate soprattutto da Corea del Sud (+22%), Russia (+16%) e Cina (+13%).