Il mercato mondiale degli smartwatch raggiungerà il 32,9 miliardi di dollari (28,5 miliardi di euro) nel 2020 e la Cina rappresenta uno dei principali mercati di sbocco. A tracciare queste stime è la testata asiatica Jing Daily, che fornisce una panoramica dei recenti lanci di orologi intelligenti da parte delle griffe del lusso: dall’Apple Watch griffato Hermès ai modelli connected di Tag Heuer, dal Montblanc Summit, primo smartwatch di casa Richemont, a Tambour Horizon, il primo orologio connected di Louis Vuitton.
Quest’ultimo, nato dall’alleanza del colosso francese con Google, è il primo orologio con sistema Android Wear sul mercato cinese. “La capacità di Tambour Horizon di operare senza problemi in Cina – si legge su Jing Daily – è rilevante ora che il mercato registra una nuova crescita della domanda di orologi d’alta gamma dopo mesi di rallentamento nel segmento dei regali di lusso. La domanda crescente si estende anche agli smartwatch”. Il nuovo modello di Vuitton intercetta inoltre il numero crescente di viaggiatori cinesi dalle buone capacità di spesa, puntando su app per il viaggio, su guide turistiche digitali e sulla compatibilità con le app cinesi più popolari come Weibo e We Chat.
Secondo l’advisory Idc, nel 2016 il mercato delle wearable technologies (dai tracker per lo sport ai segnatempo connected) ha toccato i 16 miliardi di dollari di giro d’affari nel 2016, pronto a sfondare il tetto dei 34 miliardi di tre anni. Guardando ai soli smatrwatch, riferisce Ccs Insight, alla fine del 2017 ne saranno stati venduti circa 43 milioni, unità che potrebbero salire a 86 milioni nel 2021.