Il presidente di Condé Nast andrà in pensione soltanto dopo un anno dalla sua nomina. Ad annunciarlo, in una nota indirizzata allo staff, è stato lo stesso Chuck Townsend che nel settembre 2015 era passato da CEO dell’azienda a presidente, lasciando le redini di amministratore delegato a Bob Sauerberg. “Il mondo degli affari è duro da reinventarsi. Ogni settore e ogni azienda stanno radicalmente adeguandosi alle trasformazioni indotte dalla tecnologia digitale e in questo senso Condé Nast non fa eccezione”, ha affermato il manager nel suo discorso d’addio. E, in effetti, il gigante dell’editoria è impegnato da parecchio tempo nella sua riorganizzazione da leader nella carta a player nel digitale. L’azienda ha scelto di focalizzarsi sui suoi brand di maggior successo (Vogue, Vanity Fair, GQ, Wired e The New Yorker), dando il via a forti cambiamenti a livello manageriale e a un taglio dei costi piuttosto importante.