Il tessile continua a vivere un periodo di difficoltà. Ma se in Italia dà prova di mantenere le posizioni dello scorso anno, in Francia evidenzia segni di cedimento. È quanto risulta dai dati di chiusura delle tre fiere tessili europee, ovvero Milano Unica, Première vision e Texworld. La manifestazione milanese è stata l’unica ad archiviare l’edizione di settembre in linea con i dati dell’anno precedente (6mila buyer). Il salone parigino Première vision (che si è tenuto dal 13 al 15 settembre) ha chiuso con un calo dei visitatori dell’8,8% rispetto all’edizione di settembre 2015, flessione dovuta a un mix di fatttori, dalla congiuntura economica sfavorevole al comparto tessile, la concomitanza con la festa religiosa dell’Aid Al-Kabir e i timori legati alla sicurezza (ma quest’edizione ha comunque registrato un risultato migliore su febbraio, +2,7%). Segno meno anche per Texworld, il salone organizzato da Messe Frankfurt a Parigi, ospitato dal 12 al 15 settembre a Le Burget, insieme ad Apparel Sourcing, Avantex e Shawls & Scarves. Qui il calo si è attestato sul -4,6%, dovuto anche alle turbolenze politiche e alla diminuzione del flusso turistico in città, che stanno ancora scontando gli attentati di un anno fa.