Il retailer di abbigliamento Bonmarché ha archiviato l’esercizio fiscale al 26 marzo con profitti pre-tasse in calo da 12,4 a 9,6 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro), a fronte di ricavi in crescita del 5,3% a 188 milioni. In aumento del 3,6% i ricavi del canale e-commerce, che oggi rappresentano il 7,3% del turnover, mentre la performance degli store fisici si è mantenuta sostanzialmente stabile, segnando un +0,7 per cento. Nell’anno, la catena inglese ha aperto 20 nuovi punti vendita, che hanno contribuito a vendite aggiuntive pari a 4,7 milioni di sterline, mentre 140 store hanno subito un restyling, con implementazione dei servizi omnichannel, quali la tecnologia ForeSee, catalizzatrice dei feedback dei clienti durante la navigazione sul portale dell’insegna.
“Come molti altri retailer, nel 2015 Bonmarché ha dovuto fare i conti con una congiuntura economica difficile, che ha contribuito a ridefinire le strategie di crescita. Per l’anno in corso, puntiamo sul miglioramento delle facilities al cliente e crediamo che l’essere un retialer di nicchia, dedicato alle donne adulte, possa sostenerci”, ha dichiarato alla stampa inglese Beth Butterwick, CEO di Bonmarché, si prepara a lasciare la società per assumere la guida del marchio di abbigliamento Karen Miller. A sostituirla sarà l’ex senior buyer delle catene George e Asda Helen Connolly.