Moncler mette a segno una vittoria contro la contraffazione. Il Tribunale di Pechino ha condannato la società Bejing Nuoyakate Gourmet Co. Ltd a risarcire il gruppo Moncler di circa 420mila euro per la violazione del marchio in Cina e online. La vicenda è iniziata nel 2013, quando Moncler ha scoperto che Nuoyakate, oltre a produrre e a vendere piumini contraffatti col logo Moncler, ha tentato di registrare marchi e domini falsi in Cina e in altri mercati. Nel dicembre 2014, Moncler ha citato in giudizio la società appellandosi alla sezione specializzata in Proprietà Intellettuale istituita presso il Tribunale di Pechino, ottenendo il riconoscimento del fatto che le azioni di Nuoyakate costituiscono la violazione del marchio e dei diritti di proprietà intellettuale di Moncler.
Moncler ha archiviato i primi 9 mesi del 2015 con ricavi pari a 561,5 milioni di euro, in crescita del 17% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo nel 2014, in cui aveva messo a segno ricavi pari a 449,2 milioni. L’utile netto è pari a 92,691 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto ai 70,4 milioni del 2014. L’ebitda, a 174,5 milioni, ha un’incidenza del 31,1 per cento. Nei primi nove mesi il margine lordo consolidato è stato pari a 406,2 milioni di euro, con un’incidenza del 72,3% sui ricavi.