È il momento degli accessori. E Bulgari non fa eccezione, sposando questo trend e spingendo il piede sull’acceleratore del comparto pelletteria e occhialeria. Pur rimanendo ben focalizzata sul core business dei gioielli, la maison che fa capo a Lvmh, punta sulle borse e sull’eyewear con decisione. “Il segmento è sempre stato presente sin dagli anni 30, con alcuni pezzi ‘heritage’ a completamento della collezione di gioielli”, spiega a Pambianconews Mireia Lopez Montoya, direttore generale accessori della griffe, nel corso della presentazione tenutasi venerdì scorso all’Hotel Bulgari di Milano. “Ma dagli anni 90, e più nello specifico in questo momento, abbiamo fatto investimenti ad hoc“. Una strategia che ha alle spalle l’esigenza di estendere la propria clientela e di rafforzare i codici distintivi del marchio: il serpente, per esempio, ma anche la palette di colori molto estesa. “La clientela degli accessori è per l’80% nuova al marchio. Si tratta di donne giovani, attorno ai 30 anni, con una identità forte e che proprio grazie alle nostre borse si avvicinano al brand”, continua Montoya. Nel corso dell’evento durante la settimana della moda, sono state presentate le novità più importanti: “Le nostre sono collezioni limitate, che si concentrano sulle proposte più rappresentative, nello specifico i modelli Serpenti, Bulgari Bulgari e Scaglie, tutti prodotti esclusivamente con pellami made in Italy”. Quanto alla strategia sul medio termine, Montoya esclude la possibilità di aprire negozi monomarca Bulgari interamente dedicati al mondo accessori o di entrare in sinergia, almeno a livello retail, con gli altri brand satelliti di Lvmh: “Le nostre boutique raccontano un mondo, suddiviso in spazi dedicati per categoria merceologica, che però rimane un unico mondo. Gli accessori, che valgono per il momento circa il 10% del turnover complessivo, si trovano sempre accanto alla nostra categoria madre, i gioielli”.