I ricavi di Kering accelerano nel semestre, anche se continuano a ringraziare l’effetto cambio. Nel complesso, il gruppo transalpino ha segnato ricavi saliti del 17% a cambi correnti, superando i 5,5 miliardi di euro e l’utile netto è salito del 129,3%, attestandosi a quota 423 milioni. A cambi costanti, la compagine guidata da François-Henri Pinault ha registrato un incremento assai meno marcato: +3,5 per cento. Ma la sorpresa è arrivata da Gucci. Il marchio della doppia G ha centrato un progresso delle vendite dell’11,8% a cambi correnti, per un totale di 1,87 miliardi di euro. È vero che nel semestre, al netto dell’effetto cambio, i ricavi sono calati del 1,6 per cento. Ma è estremamente significativo che nell’ultimo trimestre, a cambi costanti, Gucci abbia comunque registrato un incremento importante: +4,6 per cento. Anche perché, nel trimestre precedente, a parità di cambio il calo era stato dell’8%, superiore a quanto si aspettasse il mercato.
Evidentemente, questa volta i conti hanno colpito positivamente il mercato: nella prima parte della mattinata, il titolo Kering è arrivato a guadagnare oltre il 6% Parigi.
Pinault, amministratore delegato di Kering, ha sottolineato di essere “particolarmente soddisfatto dei progressi di Gucci e della positiva accoglienza nei confronti della nuova direzione creativa”. L’effetto del nuovo responsabile creativo Alessandro Michele, però, si vedrà probabilmente non prima della fine di quest’anno. Pinault ha poi aggiunto che “entrando nella seconda parte dell’anno siamo fiduciosi nella capacità del gruppo di combinare la severa disciplina manageriale alla crescita organica di tutti i nostri marchi”.
Il comparto core di Kering, cioè il lusso, è salito nel complesso del 17,8% a cambi correnti, per un totale di 3,67 miliardi di euro. Da evidenziare la forte crescita di Yves Saint Laurent, +38,2%, che conferma le scelte del designer Hedi Slimane.