Il mercato dell’orologeria di alta gamma continua a crescere, ma in modo diverso rispetto al passato. E’ quanto emerge dal report Vontobel (aggiornato all’aprile scorso) che ha tenuto conto dei segnali arrivati dalle fiere ginevrine di Sihh a gennaio e Baselworld ad aprile.
La crescita rilevata dallo studio, pubblicato su il Sole-24Ore, ha evidenziato un incremento più lento rispetto agli ultimi anni, ma più solido e organico, nonostante gli sbalzi valutari, soprattutto la rivalutazione del franco svizzero, e le incertezze politiche e finanziarie. Il segmento hard luxury (gioielli e orologi) nel 2014 ha rappresentato il 22% del fatturato totale del lusso, in crescita del 2% rispetto al 2013, attestandosi a quota 49,28 miliardi di euro e per il 2015 si prevede un ulteriore aumento. Le aziende del settore, dunque, crescono per vendite, ricavi e redditività. Secondo una ricerca di Ernst&Young presentata nei giorni scorsi a Firenze, i due giganti dell’orologeria Richemont e Swatch sarebbero oltre la media con, rispettivamente, ebitda del 27,1% e del 23,6 per cento.
Gli analisti di Vontobel, poi, hanno posto il focus sul cambiamento nelle dinamiche del settore. Se dal 2009 al 2014 ai vertici, per crescita organica, si trovavano vere e proprie griffe, come Hermès (+13,4%), Richemont (+10,8%) e Swatch Group (+9,5%), nel 2014 l’industria degli orologi ha registrato una riduzione dei margini, Swatch ad esempio è calato di 430 punti base a 20,1 per cento.
Il report ha affrontato anche l’attuale tema dell’ingresso sul mercato degli smartwatch che, secondo gli analisti, andrà a colpire maggiormente le aziende giapponesi che quelle svizzere. Tra queste ultime, a rischiare potranno essere le aziende di fascia media e medio-bassa che dovranno adeguarsi inserendo nei propri prodotti funzioni da smartwatch. Le fasce medio-alta e alta del mercato (che rappresentano l’87% della produzione svizzera) non subiranno, invece, conseguenze.
A fronte di tutte le considerazioni, gli analisti assegnano un rating ‘buy’ a Richemont e un ‘hold’ a Swatch Group, che potrebbe subire un calo di vendite dei suoi prodotti di fascia medio-bassa a causa degli smartwatch.
Infine, sul fronte della debolezza di Hong Kong, che ha visto calare le esportazioni dei primi cinque mesi del 2015 del 19,2%, Vontobel prevede una compensazione dell’export grazie a Europa, Stati Uniti e Corea.