Pvh chiude il primo trimestre del 2015, al 31 marzo scorso, con ricavi in leggera flessione a causa del dollaro forte, ma con profitti in accelerazione rispetto a un anno fa grazie all’ottima performance di Calvin Klein. Nei primi tre mesi dell’anno, il gruppo statunitense ha registrato utili a quota 114,1 milioni di dollari (circa 102,5 milioni di euro) rispetto ai 35 milioni del primo trimestre del 2014. Il fatturato è sceso a 1,785 miliardi di dollari (circa 1,603 miliardi di euro), in calo del -4,6% (ma in crescita del 3% su basi omogenee).
Come anticipato, il risultato in termini di ricavi è dovuto all’effetto valutario, ovvero al dollaro forte che difatti ha determinato un diverso passo delle vendite nazionali statunitensi ed estere. Calvin Klein ha chiuso il trimestre con vendite in rialzo del 5% su basi omogenee rispetto ai 665 milioni di dollari del corrispondente trimestre dell’anno prima, mentre il dato reported segna una flessione del 2 per cento. In particolare, Calvin Klein North America ha registrato un calo dell’1% dovuto sostanzialmente alla minore spesa nei negozi e nelle località turistiche, come spiega la nota del gruppo, mentre Calvin Klein International è cresciuto dell’8% su basi costanti. L’altro big del gruppo, il marchio Tommy Hilfiger ha registrato un incremento dell’1% a cambi costanti, ma ha visto una flessione dell’11% su basi correnti a 741 milioni di dollari. Infine, il segmento Heritage Brands ha chiuso il trimestre a +5 per cento. Positive le previsioni per l’intero anno che, secondo le stime del gruppo, dovrebbe chiudersi con un incremento dei ricavi attorno al 3 per cento.
Il titolo ieri è volato in Borsa a New York arrivando a salire del 7 per cento.