Il mercato dell’eyewear prenderà il volo nei prossimi cinque anni. Secondo una analisi pubblicata su Business of fashion e che ha preso in considerazione diverse fonti di mercato, il giro d’affari globale del settore, comprendendo quindi montature, lenti a contatto e occhiali da sole, attualmente vale 90 miliardi di dollari e lieviterà a 140 miliardi entro il 2020 (+55%). Oltre alle opportunità due nuovi mercati nonché del Nord America, il prossimo driver di crescita potrebbe essere il digitale.
Entrando nel dettaglio della suddivisione delle voci, solo gli occhiali da sole hanno pesato nel 2012 per il 40% del mercato dell’eyewear e il segmento premium, ovvero i modelli legati alle case di moda, rappresentano il 35% del turnover. Applicando le stime ai valori odierni del mercato, il segmento di fascia alta vale poco meno di 13 miliardi di dollari ed è in gran parte in mano ai cinque big dell’eyewear, ovvero Luxottica, Safilo, Marchon Eyewear, De Rigo e Marcolin che si spartiscono quasi tutti i brand con l’esclusione di Kering. Il polo del lusso ha annunciato lo scorso autunno di voler creare la propria divisione eyewear interna. Kering non è il primo gruppo del lusso a portare la propria attività di occhiali in-house. Nel 1999, Prada chiuse la licenza con Luxottica e formò una propria società di occhiali, Eyewear International Distribution SA, in collaborazione con De Rigo ma l’impresa fu di breve durata.