Da contoterzisti a brand. Questa la strategia della terza generazione di Bianchi e Nardi, l’azienda di pelletteria nata a Firenze nel 1946 per volontà di Mario Bianchi e Aldemaro Nardi. I loro nipoti, cinque trentenni, presentano il nuovo brand di borse di alto di gamma Bianchi e Nardi 1946, che si affiancherá alla produzione in conto terzi per i maggiori gruppi mondiali del lusso. La nuova griffe è stata illustrata dai giovani manager questa mattina a Milano. “Si tratta di un brand giovane e contemporaneo di borse di lusso”, spiega Laura Nardi, presidente e account manager dell’azienda. “Vorremmo riunire quanto fatto dalla prima generazione, che ha lanciato il brand Bianchi e Nardi, e quanto fatto dalla seconda, che ha lavorato per i maggiori player del settore. Quindi da una parte siamo concentrati sul nuovo brand, dall’altra miriamo ad ampliare il nostro parco clienti di cui siamo fornitori”.
La prima collezione del nuovo house brand è realizzata con materiali pregiati, ma con un twist di modernità, ed è “prodotta completamente nell’area fiorentina”. La linea mira a essere distribuita nei principali department store internazionali di lusso.
Il gruppo, che di recente ha aderito al programma Elite di Borsa italiana per avvicinarsi al mercato dei capitali e accelelare l’internazionalizzazione, nel 2014 ha registrato un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro, in crescita del 17,4% sull’anno precedente, e un utile ante imposte pari a 3,6 milioni (+19 per cento).