Atos Lombardini diventa più accessibile. L’azienda di moda bolognese che da quasi trent’anni (li compirà nel 2016) veste le donne con la sua storica etichetta, ha lanciato Atos, che “nasce dalla richiesta da parte del mercato di avere un marchio inferiore dal punto di vista del target price, per un pubblico più giovane che preferisce sperimentare – spiegano le sorelle Lombardini, Elena e Alessandra, che guidano l’azienda fondata dai genitori nel 1986 –. Così, i capi sono meno rigorosi rispetto alla prima linea, ma sempre prodotti in Italia con tessuti di prima scelta”. La linea, infatti, sarà un made in Italy stagionale che costerà il 30% in meno rispetto alla main line e si rivolgerà a un pubblico che va dai vent’anni in su, mentre la principale parte dai 35. La novità sarà nei negozi del gruppo a luglio, con la collezione autunno/inverno 2015-2016.
Mentre parte un nuovo progetto, se ne ferma un altro, perché con la stagione P/E 2015 chiuderà Violet, l’altra linea del gruppo, nata quattro anni fa per volere del fondatore, il padre di Elena e Alessandra, con l’obiettivo di ripristinare la tradizione del fast fashion che negli anni 80/90 aveva determinato la fortuna aziendale. Atos, che prende il nome proprio dal creatore dell’azienda, non sarà però un marchio di ‘moda veloce’, con prodotti nuovi pronti ogni settimana, ma avrà una linea per ogni stagione.
In attesa di testare sul mercato la novità, il gruppo fa i conti e chiude il 2014 con un fatturato di 25 milioni di euro, un risultato inferiore rispetto alle previsioni, ma in linea con il 2013 e “giustificato dagli investimenti fatti nell’area del marketing e del retail”, precisa Elena Lombardini. Inoltre, se l’anno scorso “l’ebitda si è attestato intorno al 7% – hanno aggiunto le Lombardini – contro il 12% dell’anno precedente, nel 2015 contiamo di riportarlo a quei numeri, oltre che di crescere del 10% circa a livello di fatturato”.