Non c’è più il Natale di una volta, ma le ultime settimane dell’anno rimangono un termometro importante per il settore degli orologi di lusso in Italia. Che guardano con ottimismo al 2014, nonostante i forti timori che hanno contraddistinto l’esercizio. L’approfondimento sul settore, con i numeri delle filiali italiane dei principali gruppi mondiali, è pubblicato sul numero di Pambianco Magazine in edicola in questi giorni.
Il lusso delle lancette in Italia, dunque, mantiene il suo fascino. I principali brand sono ormai completamente aggrappati alla nuova clientela, prima russa e poi cinese, con la quale hanno progressivamente rimpiazzato una domanda nazionale sempre più senza fiato. La conseguenza è che si sono perse le tradizioni, ossia la concentrazione degli acquisti nei periodi festivi nazionali, a cominciare, appunto, dal Natale. Per contro, l’internazionalizzazione ha sostenuto i conti che, secondo l’analisi dei bilanci 2013 condotta da Pambianco, continuano a presentare incrementi delle vendite. Si tratta di valori probabilmente eterogenei. Ma è significativo che i ricavi siano cresciuti per le sette principali filiali italiane dei maggiori brand delle lancette di lusso. Il fatturato medio, compreso il dato aggregato (in calo) di altre quattro filiali più piccole, è aumentato dell’8,3% raggiungendo un valore di 833 milioni di euro.