
Sembra che il nostalgico Raf potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo. Cosa resterà degli anni 80? Brooke Shields.
Come un coniglio dal cappello, la modelle e attrice americana sembra improvvisamente tornata sotto i riflettori, riaccendendo memorie ed emozioni per una “scomparsa” che riporta indietro il tempo di trent’anni. Mac, il colosso del make up, ha appena lanciato la collezione di cosmetici “Brooke Shields”, rossetti, ombretti e gloss per un totale di 13 prodotti ispirati al beauty-case della star che, nel 1981, Time nominò “The 80’s Look”.

La linea è stata ideata in collaborazione con la stessa Shields che compare anche nella campagna pubblicitaria. È piuttosto raro vedere donne di 49 anni promuovere prodotti di bellezza, ma l’azienda appare sicura della sua scelta e afferma orgogliosa che “il mondo non ha mai visto una bellezza come Brooke Shields”. Magari scegliere una testimonial over40 (almost 50) attirerà clienti anagraficamente lontane dall’abituale target commerciale di Mac. Probabilmente, molte teen ager ignoreranno chi è, ma c’è stato un tempo in cui il nome di Brooke, il suo viso, il suo corpo, erano ovunque. Miley Cyrus e Rihanna hanno un bel po’ di strada da fare (e scandali da costruire) prima di poter vantare una biografia, tra vette e dirupi, come quella della Shields.

Classe 1965, la sua vita sembra la sceneggiatura di una soap opera prima ancora della nascita. La madre si rifiuta di abortire nonostante intaschi dai genitori di Frank Shields la somma pattuita per interrompere la gravidanza. Teri Schmon (a sua volta modella e attrice) decide invece di sposare Frank da cui divorzia dopo appena cinque mesi. Brooke viene portata ai primi casting all’età di 11 mesi e diventa subito testimonial del sapone Ivory. Dopo una lunga serie di contratti pubblicitari, a 13 anni interpreta una prostituta nel film “Pretty baby” ma è “Laguna Blu” a darle la celebrità. L’opinione pubblica si scagliò contro la pellicola a causa di alcune scene di nudo interpretare dall’attrice, allora quattordicenne, ma le polemiche aumentarono ulteriormente l’enorme successo del film e, soprattutto, la sua notorietà.

Nel 1980, Brooke è la modella più giovane mai apparsa sulla cover di Vogue Usa e diventa il volto di Calvin Klein Jeans. Il contratto con l’azienda americana prevede anche spot televisivi in cui recita il famoso claim “Volete sapere cosa c’è tra me e i miei jeans? Niente”. L’ascesa della Schields sembra inarrestabile. Zeffirelli la sceglie come protagonista del romantico “Endless love” (storia d’amore ad alto sfondo sessuale tra due teenager), frequenta assiduamente lo Studio 54 con l’amico Michael Jackson, nel 1983 appare sulle cover dell’edizione americana, francese e italiana di Vogue.

Si stima arrivi a guadagnare 10mila dollari al giorno, ma parallelamente colleziona una serie di storie sentientali disastrose: John F. Kennedy Jr, Liam Neeson, George Michael, John Travolta, un principe giapponese, l’erede di un armatore arabo e il futuro compagno di Lady Diana Dodi Fayed. Lascia il cinema e preferisce ruoli in musical teatrali: “Cabaret”, “Chicago”, “La Famiglia Addams”.
Stanca della costante attenzione globale, la Schields si dedica anche allo studio, riuscendo a laurearsi in Letteratura Francese all’Università di Princetown, diventa vegana e attivista per i diritti degli animali. Scrive la biografia “On your own” e poi, inaspettatamente, scompare dal radar dei media.

I giornali la riesumano nel 1997, quando si fidanza con l’imprevedibile campione di tennis Andre Agassi che sposerà con una cerimonia fastosa; diventa protagonista del telefilm “Suddenly Susan”, ma il matrimonio va in crisi e si ritrova descritta in maniera tutt’altro che lusinghiera in “Open”, biografia best seller dell’ex marito in cui appare come una ragazza superficiale vittima delle ambizioni della madre.
Il declino professionale combacia con il secondo matrimonio che la lega allo sceneggiatore Chris Henchy da cui avrà due bambine. Grazie a un’apparizione nel talk show di Oprah Winfrey nel 2005, Brooke diventa la paladina delle madri affette da crisi post partum, scrive un libro sull’argomento (“Down came the rain”), litiga con Tom Cruise per aver promosso l’uso di anti depressivi avversi a Scientology (ma poi Tom ci ripensa e la invita al suo matrimonio in Italia). Improvvisamente il mondo riscopre il suo volto. Le fan che la seguivano vent’anni prima si affezionano nuovamente all’ex ragazzina prodigio che torna in tv come mamma di Miley Cyrus nel telefilm “Hannah Montana” e protagonista di “Lipstick Jungle” nel 2008. Poi di nuovo l’oblio fino all’ennesima risurrezione grazie al contratto con Mac.

A prescindere dall’intricato susseguirsi di eventi che l’hanno portata ad essere la personificazione di un certo immaginario anni ’80, Brooke Shields può contare ancora oggi su uno zoccolo duro di ammiratrici. Sono le stesse che hanno visto al cinema i suoi film, indossato i suoi jeans, seguito le sue love story.
Sono queste follower che apprezzano pubblichi su Instagram una foto scattata in cucina per promuovere l’ennesimo libro in uscita. Una foto in cui, a 49 anni, appare senza un filo di trucco né la presenza di botox. Attenta Brooke, alcuni potrebbero gridare nuovamente allo scandalo.