Karstadt resta nella tempesta. La catena di grandi magazzini tedeschi finisce al centro di rumors riguardanti la cessione, alla luce di una situazione aziendale che non vede la fine del tunnel. In particolare, le voci hanno riguardato l’investitore austriaco Rene Benko e l’uomo d’affari israeliano Beny Steinmetz, indicati dal giornale tedesco Bild come i soggetti cui Nicolas Berggruen avrebbe potuto vendere. Il giornale aveva riferito che i colloqui erano cominciato con Signa, il veicolo di proprietà di Benko, che potrebbe acquistare più del 70 per cento di Karstadt per 1 euro (1,36 dollari). Nel week end, poi, Focus magazine, ripreso da Reuters, ha riportato che Benko non è interessato a prendere il controllo della catena di grandi magazzini tedeschi.
Berggruen, che aveva salvato Karstadt dal fallimento nel 2010, era stato criticato dai sindacati e dei media per non aver investito a sufficienza nella catena.
La scorsa settimana, il chief executive di Karstadt si era dimesso dopo soli cinque mesi di lavoro, accennando a una mancanza di sostegno da parte del proprietario della società e sollevando interrogativi sul futuro della catena.
Sempre la rivista Focus magazine ha riferito che Benko, che possiede già il 75,1 per cento delle divisioni premium e sportiva di Karstadt, è stato scoraggiato dal cattivi risultati della catena di grandi magazzini.