Al via il piano globale di espansione retail di Flavio Castellani. L’imprenditore, a capo della ‘smart griffe’ omonima di abbigliamento femminile, oggi punta tutto sulla sua catena retail: niente wholesale, perché “da una decina di anni ho deciso di avere solo negozi di proprietà – ha spiegato il titolare – che hanno dato vita a una rete di 50 boutique in Italia, dove facciamo il 60% del fatturato, e nel mondo” (tra le più recenti c’e l’apertura a Saint-Tropez), cui bisogna aggiungere gli otto showroom nelle principali città europee, in Russia e in Giappone.
Il progetto distributivo prevede, con un ritmo di circa due/tre negozi al mese, l’opening in tre anni di 15 punti vendita in Europa, 10 negli Emirati Arabi (a settembre a Dubai), 30 in Cina, dove ce ne sono già otto, e circa 20 in Russia, dove c’è già un punto vendita a San Pietroburgo e ne aprirà uno a Mosca entro fine anno. Ma nei piani futuri “ci sono anche l’Argentina, il Messico e il Brasile”, aggiunge Castellani. Tra gli obiettivi della proprietà nei prossimi anni, infine, c’è anche la quotazione in Borsa.
Oggi la smart griffe, che vende abiti e accessori prodotti in Italia e riassortiti a ritmo settimanale, prevede di fatturare 40 milioni di euro nel 2014, con una crescita di oltre il 10% rispetto al 2013.
Tornando alle origini, tutto è partito negli anni Ottanta a Prato, quando Castellani inizia a vendere ad alcuni negozi capi di abbigliamento acquistati nella zona; poi passa a commesse su richiesta, fino a quando incontra Rita Ricci, la donna che diventerà la sua compagna di vita e l’anima creativa del marchio. Con lei affitta uno spazio al Centergross, il distretto di commercio all’ingrosso di Bologna, e crea il brand ‘Brillantina’ (che faceva il verso al musical ‘Grease’ che impazzava in quegli anni) poi diventato Flavio Castellani nel 1998.