Dopo tre giornate all’insegna del childrenswear, l’edizione n°79 di Pitti Bimbo si chiude con una conferma sostanziale del numero di compratori registrati nell’edizione del giugno 2013, quando furono in totale quasi 5.800, di cui 3.200 italiani e 2.600 esteri, e il totale dei visitatori che sfiorano le 10mila presenze.
“Pitti Bimbo si conferma la piattaforma di riferimento della moda bimbo internazionale – ha commentato Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine – e anzi registra una crescita qualitativa del livello dei negozi e dei department store a questa edizione, provenienti da un numero anche maggiore di Paesi esteri. Certamente alcuni mercati internazionali hanno dato segni di sofferenza, date alcune situazioni congiunturali problematiche: penso alla Spagna, ma anche e soprattutto alla Russia, campione di presenze nelle ultime edizioni, che arretra in modo significativo, così come accade per l’Ucraina, due Paesi in cui la situazione politica e anche il cambio sfavorevole stanno influenzando i risultati economici e le scelte dei consumatori. In compenso, si è registrato un grande aumento di due mercati giganti come Cina (assieme a Hong Kong) e Brasile. Sulla scia dei risultati di Pitti Uomo avevamo buone aspettative anche per un’inversione di tendenza del mercato italiano, ma la dinamica dei consumi interni per la moda bimbo è ancora critica. A completare il quadro delle presenze internazionali, performance positive sono arrivate da Gran Bretagna, Turchia, Svizzera, Corea del Sud, Libano e tutti i Paesi dell’area del Golfo; in flessione Francia, Germania e Belgio; stabili invece i numeri da Stati Uniti, Olanda e dai paesi del Nord Europa.