Anche dalla nuova guardia degli imprenditori di Confindustria arriva la richiesta di incentivare il ritorno delle attività produttive in Italia per favorire lo sviluppo industriale. Al tradizionale convegno a Santa Margherita Ligure, come riporta il Corriere della Sera, il neo presidente di Confindustria Giovani Marco Gay ha attaccato “la delocalizzazione di quelle imprese che producono utili, ma che vanno alla ricerca di manodopera sempre più sottopagata”.
Di conseguenza, alla presenza tra gli altri anche del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, per promuovere il ‘back-reshoring’, ovvero il rientro delle produzioni in patria, ha proposto “un vantaggio fiscale non inferiore al 50% totale del costo del lavoro per tre anni, per le assunzioni a tempo indeterminato figlie del rimpatrio degli impianti produttivi”.
La tendenza a fare marcia indietro, dopo l’ondata di delocalizzazioni verso Est degli anni Duemila, è stata oggetto di un recente studio di Unioncamere Veneto, dell’ultimo convegno di Assocalzaturifici, così come del dossier di approfondimento “Ritorno alle origini” che sarà pubblicato sul prossimo numero di Pambianco Magazine.