Un pacchetto completo a servizio dei global brand che va dalla produzione di tessuti alla realizzazione del prodotto finito, per ora solo nella camiceria, e in futuro anche ad altri prodotti. Tutto calibrato a seconda delle esigenze e con un respiro mondiale. Complice l’andamento ciclico del settore tessile, la contrazione del mercato italiano e l’evoluzione delle richieste dei marchi di moda, il gruppo tessile Monti, un centinaio di milioni di euro di fatturato nel 2013, meno di cinque anni fa si è strutturato per potenziare la sua offerta creando una divisione dedicata alla produzione di camicie per i gruppi di abbigliamento, tra cui Brooks Brothers e Hugo Boss. Una scelta che ha consentito di raccogliere importanti frutti anche quest’anno: il gruppo prevede una crescita attorno al 10% nel 2014 sostenuta principalmente dal prodotto finito, che ormai pesa per un terzo circa dei ricavi, e dagli sviluppi del progetto tessile in India. La manifattura indiana, inaugurata nel 2003, produce 10 milioni di metri di tessuti, che superaranno gli 11 quest’anno (contro i 7 milioni prodotti negli stabilimenti italiani e nelle due industrie in Repubblica Ceca).
Monti ha due joint venture paritetiche assieme a Aquarelle Clothing Ltd.(Ciel Textile Group), gruppo industriale delle Mauritius che produce camicie di alta gamma destinata al mercato del formale uomo: Aurora Apparel di Nipani (India) e Laguna Clothing con stabilimenti Bangalore e Mauritius specializzata nella camiceria non-iron. “In futuro – ha spiegato a Pambianconews l’AD del gruppo Luca Belenghi, con un passato da Salvatore Ferragamo ed Emanuel Ungaro – prevediamo un leggero incremento del peso della camiceria nel nostro business che comunque si lega all’azienda tessile. Il nostro obiettivo è ampliare l’offerta del prodotto finito. Stiamo guardando anche al fashion donna, al canale bespoke e all’e-commerce”.