Sfuma la fusione da 35 miliardi di dollari tra la statunitense Omnicom e la concorrente francese Publicis per le eccessive difficoltà emerse tra i partner nel dare vita al principale gruppo pubblicitario al mondo. L’accordo di cui si parla dallo scorso luglio, è saltato, secondo quanto riportato da Reuters, per una serie di ragioni che vanno dalla complessa struttura finanziaria alle divergenze culturali delle due società.
“Non c’è una sola ragione”, ha spiegato a Reuters il CEO di Omnicom John Wren. “C’è una serie di nodi importanti che non sono stati sciolti. In ambo le aziende esiste una forte cultura aziendale che ci ha impedito finora di raggiungere un accordo”.
Le due società hanno detto che dalla fusione sarebbe emersa una società più forte per competere sul mercato dell’advertising.