Dal primo maggio Christopher Bailey è formalmente il numero uno di Burberry. La promozione dello stilista rappresenta un passaggio di rilievo nell’evoluzione delle figure creative in azienda, segnando forse l’avvio di una fase stilisti-manager a pieni poteri, sintetizzabile in una revisione della sigla CEO in Creative and Executive Officer.
L’ascesa di Bailey sarà ricordata anche per il passaggio in Apple del suo predecessore. Il brand americano ha dato un benvenuto di lusso ad Angela Ahrendts, appunto, ex CEO di Burberry, entrata in carica il primo maggio come responsabile del retail. La 53enne manager americana, infatti, riceverà un super-pacchetto di 113.334 azioni, pari a circa 68 milioni di dollari ai valori attuali del titolo in Borsa, secondo le comunicazioni del gruppo della mela alla Sec, l’autorità di controllo sui mercati americani. Il pacchetto arriverà nelle mani della Ahrendts in diverse tranche nell’arco di quattro anni a partire dal prossimo 1 giugno.
In Burberry, marchio che ha rilanciato insieme Bailey raddoppiando le vendite e facendo salire del 250% il valore del titolo sul listino londinese, la Ahrendts era già strapagata, tant’è che nel 2012 è stata il CEO più remunerato del Regno Unito. Nel colosso della Silicon Valley, la manager sarà la prima donna nel team dei top manager in quasi un decennio, e quella con la posizione più alta.