Tutta in salita la strada per l’approvazione del Made in, l’indicazione di etichettatura d’origine obbligatoria che tornerà in Parlamento europeo il prossimo 16 aprile. “Quella di Strasburgo è l’ultima chance”, ha dichiarato a Pambianconews Cristiana Muscardini, europarlamentare da sempre impegnata nella lotta per la tracciabilita a margine del convegno ‘Made in ultima chiamata’ organizzato a Milano da Assocalzaturifici. “Se l’aula approverà il testo la nostra speranza è che il Consiglio europeo vada a un trilogo con il nuovo Parlamento (a maggio sono previste le elezioni delle istituzioni europee, ndr) e l’augurio è che la nuova commissione europea possa spingere il testo affinché l’iter possa procedere, anche se fino a ora l’Europa non ha riconosciuto il ruolo fondamentale del manifatturiero italiano”. Nonostante il provvedimento rischi, come accaduto in passato, di restare nei cassetti europei, sembra si stia aprendo qualche possibilità. “Vedo qualche spiraglio di positivo da parte dei socialisti tedeschi”, ha dichiarato l’onorevole Lara Comi. “Questo mi fa ben sperare per il voto di metà aprile”.