Chantecler, il marchio di alta gioielleria simbolo della Dolce Vita caprese, conferma di aver affidato all’advisor Vitale & associati l’incarico di cercare un potenziale partner per lo sviluppo internazionale. La notizia, già emersa su alcune fonti di stampa lo scorso ottobre, è stata arricchita di dettagli dal direttore generale Daniele Api, incontrato da Pambianconews alla presentazione della nuova collezione Paillettes presso lo showroom milanese di Chantecler.
“Siamo aperti all’ingresso di un socio di minoranza oppure di maggioranza, dipenderà dai casi”, afferma Api. “Abbiamo già ricevuto manifestazioni d’interesse da player italiani, sia finanziari sia gruppi industriali”. L’idea, per il gioielliere italiano, è di accelerare grazie al partner l’espansione all’estero che, oggi, rappresenta solo il 20% dei ricavi, attestatisi nel 2013 a 18 milioni di euro, in linea con il 2012, ma con un ebitda in crescita del 40% “grazie a una grande attenzione all’efficienza”, spiega Api.
Se la compagine azionaria dovesse rimanere quella attuale (i fratelli Gabriele, Maria Elena e Costanza Aprea, figli di Salvatore Aprea, co-fondatore del marchio insieme a Pietro Capuano, sono proprietari ciascuno di un terzo della società), tale sviluppo avverrebbe in maniera “sostenibile”, come racconta Api. “Il partner ideale deve anche essere in armonia con la filosofia e il modello di sviluppo dell’azienda, che prevede l’apertura di negozi monomarca con partner locali, vetrine che possano veicolare l’immagine e il Dna di Chantecler”.
La rete retail del brand comprende oggi sei monomarca di cui tre in Italia (Capri, Cortina, e Milano), uno ad Astana in Kazakistan, uno a Tokyo e uno a Hong Kong, oltre a un network di gioiellerie rivenditrici selezionate in Italia e all’estero.