Moleskine, il brand famoso per i suoi taccuini, ha archiviato il 2013 con ricavi pari a 87 milioni di euro, in crescita dell’11,5% (+13,5% a tassi costanti) trainati da una crescita a doppia cifra nelle principali aree geografiche e da una performance positiva in tutti i canali distributivi. Mentre l’ebitda adjusted è pressochè stabile rispetto all’anno precedente (33,6 milioni contro i 33,5 milioni del 2012, e pari al 38,6% dei ricavi), il risultato netto adjusted è invece sceso a 19,2 milioni (-2,4%). L’indebitamento finanziario netto è passato a 16,1 milioni al 31 dicembre 2013, rispetto ai 20,1 milioni al 30 settembre 2013 e a 43,5 milioni al 31 dicembre 2012.
Su questa base, il marchio quotato da un anno a Piazza Affari, ha approvato anche il piano strategico 2014-2016 che vede ricavi in crescita a circa 135-140 milioni, un ebitda a 42-44 milioni e un risultato netto tra i 24 e i 26 milioni nel 2016.
Per l’anno in corso, invece, Moleskine si aspetta ricavi per circa 100 milioni e un ebitda stabile rispetto al 2013.