Svizzera capitale (dei conti) della moda. Secondo un’inchiesta pubblicata da Bloomberg, Inditex, il colosso spagnolo cui fa capo Zara e che nel 2012 ha fatturato 21 miliardi di dollari (pari a circa 15,4 miliardi di euro) per 3 miliardi di utili, in cinque anni avrebbe spostato circa 2 miliardi di dollari in profitti in Itx Merken, una piccola unità operativa con sedi nei Paesi Bassi e in Svizzera.
Non è nuova la storia che le aziende facciano transitare i propri profitti al di là delle Alpi per godere di una tassazione più conveniente. Niente di irregolare (Bloomberg dice che non ci sono indagini sull’operazione), ma la conferma che questo Paese stia diventando un punto di passaggio importante per gli affari di molte aziende.
Questo spostamento, infatti, ha permesso al gruppo iberico del fast fashion di tagliare le tasse rispetto ad alcuni dei suoi più grandi mercati europei, come Italia, Germania, Francia e Regno Unito, con un risparmio, dal 2009 ad oggi, di circa 325 milioni dollari (100 milioni dollari solo lo scorso anno) e un potenziamento dell’utile netto della società di oltre il 3 per cento.
La cosa che salta all’occhio è che la controllata, nonostante impieghi solamente lo 0,1 per cento della forza lavoro di Inditex a livello mondiale, ha rappresentato, lo scorso anno, quasi il 20% dei profitti globali della capogruppo. Secondo i calcoli di Bloomberg, appunto, Itx Merken dal 2009 ha raccolto circa 4,3 miliardi dollari e 1,9 miliardi di utile netto, con un margine di profitto del 45 per cento. Lo scorso anno ha guadagnato 3,1 milioni dollari per dipendente, una cifra circa sette volte più alta rispetto a quella che si registra in una società come Apple, la più profittevole società del mondo.
Jesus Echevarria Hernandez, il portavoce della società, ha detto che la sussidiaria è “ben conosciuta dalle autorità fiscali” e che la sua attività sono state “sottoposte a verifica in un gran numero di Paesi in cui Inditex Group opera”, aggiungendo che si tratta di “un ente di notevole importanza nel modello di business di Inditex”, che non è legato al “risparmio fiscale”. *
*Notizia modificata il 4 marzo, alle ore 9.15
La società ha precisato che:
– ITX Merken non è una nuova struttura creata per eludere le tasse, in quanto è parte del Gruppo dal 1996 ed è nata con l’obiettivo di gestire il marchio Zara, il principale asset di Inditex (che ad oggi vale circa 86,6 miliardi di euro) e l’immagine dei suoi negozi a livello internazionale.
– Il Gruppo ha pagato 3,5 miliardi di dollari di tasse a livello internazionale durante il periodo in cui Inditex avrebbe risparmiato in tasse circa 250 milioni di dollari.
– ITX Merken è una vera azienda con veri dipendenti (176) che svolgono un vero lavoro. Ha avuto un ruolo determinante all’interno del Gruppo e ha contribuito, operando nell’area della gestione dell’immagine del brand e dei suoi negozi, alla profittabilità di ognuna delle sussidiarie e dei franchisee, le quali in molti casi, al contrario di quanto riportato nell’articolo, generano margini a due cifre.
– Le sussidiarie e i franchisee internazionali del Gruppo pagano ad ITX Merken l’uso del format e dell’immagine dei brand allo stesso modo in cui pagano i prodotti e gli altri servizi messi a loro disposizione dal Gruppo stesso. Poiché il modello di business del Gruppo non prevede l’uso dell’advertising, ITX Merken gioca un ruolo essenziale nella creazione di un’immagine coerente al livello internazionale per tutte le sussidiarie e i franchisee.