L’investment company Ikf, quotata sull’Aim di Borsa Italiana, bussa alla porta di Ittierre. Presentando un’offerta che pare piuttosto a sconto, per quanto possa garantire un futuro all’azienda. Infatti, ci sarebbe l’interesse per rilevare la società molisana con un contratto d’affitto d’azienda, comprensivo di diritto d’opzione per l’acquisto. E’ quanto dichiarato dalla stessa Ikf che ha precisato di aver presentato un accordo subordinato alla due diligence sul valore di magazzino. L’accordo prevede, tra l’altro, che Ikf costituisca una newco, che si impegni ad assorbire almeno 15 dipendenti nel corso dei primi sei mesi (Ittierre oggi ha circa 700 dipendenti) e altri successivamente, e che il canone di affitto di ramo d’azienda sia pari a 300mila euro l’anno.
La newco, secondo quanto riportato dalla stampa locale, sarà una controllata di Lanificio Botto srl, società che fa capo a Ikf e che lo scorso autunno ha affittato il ramo d’azienda della storica Botto Fila per salvare l’attività del lanificio biellese. Obiettivo di Ikf sarebbe quello di far produrre a Ittierre una linea di abbigliamento uomo a marchio Luigi Botto.
L’investment company ha anche sottolineato in una nota che la manifestazione d’interesse per Ittierre, per un valore non inferiore ai 2 e non superiore ai 3 milioni di euro, non è vincolante ed è subordinata alle usuali verifiche. Tale lettera è atto formale obbligato per poter avere accesso alla data room e avviare una approfondita due diligence contabile e commerciale (particolare attenzione sarà riservata da Ikf alle licenze in essere in capo a Ittierre). Solo al termine della due diligence, Ikf valuterà l’opportunità di sottoscrivere un contratto che preveda l’affitto del ramo d’azienda produttivo della società molisana.