E’ pronta a quotarsi a Piazza Affari l’azienda di meccanica tessile Savio. Fondata a Pordenone nel 1911 da Marcello Savio, la società friulana che oggi conta 1.400 dipendenti, secondo quanto riportato da il Sole-24Ore, potrebbe sbarcare in Borsa con un’Ipo tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2015.
Il gruppo, presente a livello internazionale con la sua produzione di macchine di lavorazione per filati, sarebbe la prima matricola “manifatturiera” a Piazza Affari, ormai diventata regno del lusso. Potrebbe arrivare a valere tra i 500 e i 600 milioni avendo un un fatturato di 460 milioni di euro.
Il progetto di sbarco, sempre secondo la ricostruzione de il Sole-24Ore, è curato dal fondo Alpha di Edoardo Lanzavecchia, sotto la cui gestione la società ha acquisito vari marchi creando così un polo delle macchine tessili.
Con la quotazione, il fondo Alpha venderebbe con plusvalenza e la società ridurrebbe il debito (già sceso a 50 milioni). Ma la tendenza dell’ultimo periodo tra i fondi è di portare avanti sempre due strategie, cioè la Borsa e in parallelo la vendita a un altro fondo, il cosiddetto “Dual Track”. Savio, quindi, sta considerando anche la possibilità di un secondary buy-out (appunto, la cessione a un altro investitore).