Il piano di rilancio di Benetton Group sarà focalizzato sui due marchi principali – United Colors of Benetton e Sisley – mentre per gli altri (Playlife, Killer Loop, Jeans’ West e altri) la via sarà quella della dismissione. Dopo la decisione, che risale alla fine dello scorso novembre, di dividere in tre rami l’azienda (negozi e real estate; industria e fabbriche; marchi e comunicazione) e di aprire la camera di comando a dirigenti esterni, il gruppo ha reso nota l’intenzione di cedere, in tempi e modi da definire, i marchi in portafoglio che non siano i due più famosi (e redditizi).
In un’intervista a Wwd, il numero uno della società Alessandro Benetton è entrato nel dettaglio del programma triennale di rilancio del gruppo veneto, che prevede un’attenta gestione delle finanze e includerà anche la messa in vendita dei marchi minori: “Non vedo altra soluzione se non cederli”, ha fatto sapere Benetton al quotidiano online statunitense. “Come potete immaginare, non è una decisione semplice, data la mia vicinanza ad alcuni di questi brand”, ha aggiunto. Il presidente del gruppo ha inoltre precisato di essere arrivato a una tale conclusione dopo l’esperienza come membro del cda di Moncler. “Non è possibile concentrarsi su un portafoglio troppo allargato di marchi e pretendere che tutti siano redditizi: nel caso di Moncler, negli anni ciò ha portato all’accantonamento di alcune label“, ha continuato.
Dal punto di vista dei risultati, al termine del prossimo triennio l’obiettivo è quello di vedere il fatturato sostanzialmente costante, in linea rispetto ai livelli attuali compensando progressivamente le uscite da Paesi non più strategici con la crescita delle vendite a parità di perimetro. Nel frattempo, l’azienda chiuderà il 2013 con un debito dimezzato rispetto al 2012 e l’obiettivo è di conseguire un risultato simile anche nel 2014.