Per le calzature da uomo in pelle, mercato a doppia velocità anche nei primi nove mesi del 2013. Tra gennaio e settembre di quest’anno, a fronte di un’esportazione in crescita del 4% in valore (segno negativo, invece per il volume, a -1,7 per cento), i consumi interni hanno registrato un’ulteriore flessione rispetto allo stesso periodo del 2012. Le importazioni del comparto hanno segnato un calo complessivo pari al 2,9% in quantità e dell’1,8% in valore. Il traino per le calzature made in Italy è rappresentato dalle esportazioni, nonostante quasi 6 calzature su 10 abbiano avuto come destinazione uno dei Paesi dell’Unione Europea. La Francia (+6% in valore, pur con un -2,5% in quantità) si è confermata il principale mercato, seguita dalla Russia, che cresce sia in valore (+6,5%) che in volume (+10,7 per cento). Gli altri mercati di destinazione sono stati Svizzera, Germania e USA, seguiti da Paesi Bassi, Hong Kong e Cina (che corre a +24,5 per cento). Ultimo posto per il Giappone, in frenata del 6,3 per cento. Il valore complessivo dell’export del comparto ha recuperato in valore i livelli pre-crisi. Nei primi nove mesi del 2013 si è attestato a 1,26 miliardi di euro (in aumento rispetto a 1,14 nell’analogo periodo del 2008).