Benetton Group torna sui suoi passi e richiama manager esterni a gestire il rilancio dell’azienda. La famiglia Benetton, come scrive la Repubblica di oggi, ha sempre avuto un rapporto contrastato con la strategia di timonieri “esterni” in Benetton Group e quando lo ha fatto, come nel caso degli amministratori delegati di Silvano Cassano o Gerolamo Caccia Dominioni, il rapporto ha avuto vita breve. Tuttavia, adesso Alessandro (figlio di Luciano Benetton ndr), per il bene del gruppo, sarebbe pronto ad aprire la camera di comando a dirigenti esterni e fare un passo indietro, per lasciare il campo a un management completamente indipendente dalla famiglia.
Così nasce anche l’idea di dividere in tre la Benetton Group: negozi e real estate; industria e fabbriche; marchi e comunicazione. Questa scissione in tre rami sarebbe già stata approvata ai piani alti di Edizione Holding e verrà presentata a un consiglio di Benetton Group convocato per il 28 novembre. Il senso di questa separazione è quello di fare chiarezza sulle tre divisioni, in modo che non ci sia più commistione tra l’attività di abbigliamento, il rendimento degli affitti dei negozi di proprietà e quello delle fabbriche del gruppo, che un domani potrebbero lavorare anche in conto terzi. Ognuna delle tre società avrà un suo amministratore delegato e un suo bilancio, anche se la parte degli immobili è destinata a fondersi con le atre attività nel real estate di Edizione Holding.