In crisi i vestiti per le curve. Marina Rinaldi, la maison che fa parte del gruppo Max Mara, ha infatti chiuso il 2012 con una perdita di 18,7 milioni di euro.
Come si legge sulla Gazzetta di Reggio, non è la prima volta che la griffe di taglie forti registra un rosso significativo, dopo quelli del 2011 (6,5 milioni di euro) e del 2010 (9,5 milioni). Colpa del fallimento della controllata giapponese, si legge ancora sulla testata locale, a causa del quale Marina Rinaldi ha dovuto avviare e sostenere alcune azioni penali contro la controparte nipponica.
Anche le vendite non sono andate bene, con circa 165 milioni di euro nel 2012, contro i 167 del 2011. Un anno, quello appena trascorso, che ha risentito della crisi del mercato italiano che, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, ha fatto registrare una perdita di circa 7 milioni di euro, alla quale però ha fatto da contraltare la spinta delle ‘taglie rotonde’ sui mercati esteri, con un incremento del fatturato di circa 6 milioni di euro.