Gimel, azienda che da quasi quarant’anni progetta e realizza collezioni di abbigliamento e accessori per bambino in sinergia con le grandi griffe della moda, ha archiviato, in netta controtendenza con il momento poco favorevole del childrenswear, un 2012 da record con una crescita del 76%, un fatturato di 16 milioni di euro e un Ebitda dell’11%.
“Eccellenti risultati – ha commentato il CEO Alberto Dalena – dovuti ad un’importante attività di pianificazione strategica. A partire dalle ottime performance registrate, soprattutto all’estero, dal marchio Mimisol, per cui siamo licenziatari e di cui abbiamo una partecipazione del 25%, fino al solido rapporto di partnership instaurato con Versace per la sua linea Young. Inoltre, siamo riusciti a gestire al meglio il credito commerciale e a contenere l’esposizione bancaria, distinguendoci come un’azienda altamente capitalizzata e in grado di di programmare nuovi investimenti per ulteriori sviluppi futuri. La detenzione delle quote societarie è 100% della famiglia Piccarreta”.
Gimel, che annovera tra le sue licenze anche le linee Junior di Alviero Martini 1a Classe, Donnavventura e Tagliatore, ha come mercati di riferimento, oltre a quello italiano, la Russia, il Middle East e il Far East.
“Per il futuro – ha concluso Dalena – ci saranno tante novità tra cui il lancio di nuovo brand di proprietà il cui nome sarà noto nei prossimi mesi”.