L’11 di novembre segna sul calendario l’inizio di una nuova era per l’e-commerce: in quel giorno, infatti, il sito cinese specializzato nel segmento business to business Alibaba.com, l’alter-ego di Amazon ed eBay, ha venduto prodotti per più di tre miliardi di dollari. Al portale, che controlla anche Taobao e T-mall e che conta un numero esorbitante di iscritti, ben 700 milioni, è andato un montante complessivo che equivale all’intero e-commerce del Black Friday americano del 2011 (negli Stati Uniti il primo venerdì successivo al Thanksgiving Day e che tradizionalmente dà inizio alla stagione dello shopping natalizio a stelle e strisce).
E, di più, questa cifra rappresenta il doppio del giro d’affari del “venerdì nero” 2012 delle vendite dirette, non mediate cioè da un canale elettronico. Cresciute, comunque, del 25% rispetto all’anno precedente, segno di una ripresa dei consumi sul mercato americano in contro-tendenza rispetto alla “depressione” della vecchia Europa. Il boom, oltre a derivare dal progressivo miglioramento delle condizioni di vita della middle class cinese, è avvenuto anche per la crescita della consapevolezza nel marketing digitale da parte delle imprese del Dragone.