Un forte trend di rallentamento a fine 2011 e un 2012 difficile soprattutto sul mercato nazionale, ma più positivo sul fronte export: è questa la situazione del settore orafo italiano, emersa al convegno del Club degli Orafi dal titolo “2012: la rivincita del gioiello?”.
Nei primi 11 mesi del 2011 il fatturato del settore è cresciuto del 3,6%, con un rallentamento negli ultimi mesi considerando il +7,4% del primo semestre. Un risultato riconducibile però all’aumento del costo dei metalli preziosi (a prezzi costanti il settore ha registrato un calo del 4,3%). Le esportazioni nel periodo sono cresciute del 12,8% con in testa Svizzera, Cina, Germania e Turchia.
Secondo Stefania Trenti, di Intesa Sanpaolo, i mercati più vicini e quello italiano sono fermi o negativi, bisogna quindi sfruttare le opportunità dall’Asia ma anche dai Paesi del Mediterraneo, in cui nel 2011 l’export orafo è calato a seguito della primavera araba. Anche per affrontare l’espansione in questi mercati Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi, ha invitato le Pmi orafe italiane a “fare concretamente sistema”.