Tracciare la fliliera della moda come avviene per l’agroalimentare con l’obiettivo di regolamentare import ed export comunitario e per difendere il consumatore. Questi i temi affrontati nel corso dell’incontro, tenutosi a Bruxelles, tra il presidente di Sistema Moda Veneto, Michele Bocchese, Giuliano Secco, presidente della federazione moda di Confartigianato Veneto in rappresentanza del Tavolo Regionale di Concertazione del Sistema Moda del Veneto e Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, responsabile di industria e imprenditoria.
Le proposte cardine che il Tavolo della Moda, composto anche da Carlo Teso consigliere del direttivo nazionale della Camera Nazionale della Moda Italiana e Alessandro Rossi di Schio presidente della sezione Tessili di Confindustria Vicenza, ha presentato al commissario sono incentrate sull’urgenza di introdurre una regolamentazione comunitaria che imponga l’obbligo del “made in“ sui prodotti di importazione extra UE, oltre all’auspicabilità dell’adozione dell’etichettatura anche nell’ambito della circolazione interna alla Comunità Europea.
Inoltre, dall’incontro è emerso il bisogno di intraprendere strategie volte a semplificare la gestione della logistica, la presentazione dei prodotti e i controlli doganali per le aziende globalizzate.
Infine, il Tavolo Regionale, che rappresenta 23mila imprese (5mila industriali e 7mila artigiane e 11mila del commercio) ha invitato alla riflessione sulle conseguenze dello spostamento fuori UE delle filiere tessili. “Lo spostamento delle filiere – ha spiegato Bocchese – sta già producendo effetti nefasti sulla confezione e ne avrà in futuro anche sulla progettazione del prodotto tessile”.